Tavolo tematico

Il progetto di Casa Rifugio prevede l’attivazione di un Tavolo Tematico Interistituzionale sulla Prevenzione e il Contrasto alla violenza di genere e assistita.

Il gruppo EmilyD ha inserito nell’offerta progettuale il lavoro di promozione di un tavolo locale che possa svolgere diverse azioni, finalizzate a raggiungere un obiettivo strategico: mettere a punto un metodo di lavoro integrato, attraverso il quale il percorso di uscita dalla violenza si realizzi attraverso una rete d’interventi. Conoscere metodi, strumenti, valutazioni, obiettivi a medio e a lungo termine di ciascun servizio dignifica poter sviluppare un metodo partecipato, aumentare la rapidità e l’efficacia degli interventi.

Un Protocollo d’Intesa tra Enti Istituzionali Pubblici ed Enti privati, volto a delineare il modello e le procedure per un intervento integrato contro la violenza e, certamente, anche finalizzato ad elaborare progetti di prevenzione e contrasto risulta essere dalle esperienze maturate in altri territori lo strumento principale.
La violenza sulle donne e sui minori per mano di un uomo raggiunge numeri che hanno superato l’allarme. Si parla di “pandemia ombra”. Le stime non confermano che sia un fenomeno diffuso tra persone socialmente a rischio e/o svantaggiate. La distribuzione statistica del reato di violenza di genere e delle sue fattispecie evidenzia, invece, una radice culturale che colpisce tutti e tutte indistintamente. Anche in ragione di ciò, si fa più forte e motivata l’iniziativa di promuovere un tavolo di rete.

Il 9 agosto 2019 è entrata in vigore la Legge n. 691 del 9 luglio 2019, più nota con il nome di “Codice Rosso”; una norma volta a velocizzare quell’iter procedurale che prende avvio con la querela della vittima. Le Forze dell’ordine, anche oralmente, hanno l’obbligo di informare il Giudice di riferimento, il quale, in tre giorni al massimo, ha a sua volta l’obbligo di ascoltare la donna vittima ed emanare in via cautelativa, provvedimenti di tutela per lei e i suoi figli.
Oltre ad aver reso le pene più severe, tale norma, dunque, obbliga le istituzioni ad essere rapide e, con esse, si devono necessariamente rendere immediatamente disponibili le risposte di tutti coloro che, a vario titolo collaborano per lo stesso fine: Servizi Sociali Professionali, i Pronto-Soccorsi, i Pediatri, i Medici di MG, la Prefettura, la Procura, le Forze dell’Ordine del territorio, le Scuole, le Organizzazioni Sindacali, gli Enti del Terzo Settore che gestiscono centri dedicati, i servizi educativi e culturali, quelli per la famiglia, i servizi dedicati alle persone immigrate, le ambasciate, i consolati, il mondo del lavoro.
Il lavoro del Tavolo sarà l’occasione per creare insieme un accordo sul modello che “in-forma l’azione di rete”. Stabilire le regole del gioco di squadra produce un’azione concertata, armonica e destinata, senz’altro, ad una più alta percentuale di successo.

Si ritiene indispensabile un percorso di confronto e condivisione su norme, linguaggio, paradigmi culturali e relazionali, modello di approccio all’intervento (dalla presa in carico fino al reinserimento sociale ed economico della persona) per una concreta pianificazione integrata degli interventi e per realizzare una rete forte che, da una parte, fronteggi l’emergenza, dall’altra, possa produrre idee innovative per la prevenzione.
Nell’ottica della suddetta proposta si prevede che ciascun Ente partecipante al Tavolo, anche tramite un suo delegato, potrà comunicare elementi essenziali relativamente agli aspetti normativi, metodologici, organizzativi e procedurali legati alla propria realtà.
Le raccomandazioni del Legislatore Regionale vanno in questa direzione; convincono essenzialmente perché stabiliscono che, quello sopra riportato, sia da considerare l’unico modello percorribile per “fare la differenza” di fronte ad un fenomeno tanto drammatico, quanto composito.
Il Ns Ente ha raccolto numerosi Protocolli d’Intesa realizzati da Ambiti Territoriali e/o dalle Zone Sociali ricadenti nella Regione Lazio. Sono essi da considerarsi ottimi strumenti-guida dai quali partire per una riflessione preliminare, che, certamente, occorrerà declinare secondo le specificità del nostro contesto territoriale.