Sportello sociale e psicopedagogico

Cos’è lo sportello sociale?

  • Informazione
  • Promozione
  • Sostegno e messa in rete delle risorse sociali locali
  • Orientamento e accompagnamento ai servizi
  • Osservatorio del bisogno sociale

Possono accedere agli sportelli sociali di regola persone anziane, disabili, immigrate, adulte in situazione di grave disagio sociale; possono altresì accedere singoli o nuclei per problematiche attinenti situazioni di difficoltà del nucleo famigliare, il disagio minorile.
Lo sportello sociale inoltre informa e orienta anche sui servizi in ambito sociale erogati da altri sportelli informativi specializzati del Comune (es. Sportello informafamiglie, sportello immigrazione di secondo livello) e da altri enti e organismi (Azienda USL, Atc, Agenzia delle entrate, Provincia, FF.SS., ecc).

Sportello psicopedagogico

Lo Sportello sociale che la cooperativa integrata “Il Faro” avvia, è uno strumento concreto sia per migliorare la propria organizzazione (rivolto alle persone che lavorano al proprio interno) sia per dare un più ampio e qualitativo servizio al territorio per tutti i cittadini.
Lo Spazio di ascolto, orientamento e sostegno è finalizzato ad aiutare la persona a comprendere i propri bisogni e ad agire coerentemente ad obiettivi e risorse.
Un luogo che supporti la persona a fronteggiare le difficoltà momentanee nelle diverse fasi del cambiamento evolutivo, promuovendo il benessere dello sviluppo personale.
Lo sportello si avvale della consulenza di una rete di professionisti dei servizi pubblici e privati. Medici specialistici, psicoanalisti, fisioterapisti, psicoterapeuti, psicomotricisti, nutrizionisti, psicofisiologi, filosofi dell’educazione, antropologi, sociologi, assistenti sociali, avvocati esperti in diritto di famiglia, diritto sociali, diritto amministrativo pubblico e privato.

L’attività di orientamento e sostegno prevede:
  • raccogliere informazioni;
  • individuare necessità;
  • definire alcuni obiettivi individualizzati con il fine di condividere e favorire l’elaborazione consapevole
  • accompagnare la persona ad intraprendere un percorso risolutivo
  • informarla circa le opportunità di risoluzione offerte dai settori socio-sanitari, culturali, professionali, legali, assistenziali ,formali, informali, pubblici e privati utili alla risoluzione delle problematiche emerse.
Quando è utile?
  • Nei momenti di difficoltà, in famiglia, sul lavoro e nelle relazione affettive;
  • Nella solitudine, difficoltà lavorativa e nell’incertezza per il futuro che minano ogni ambito della nostra vita;
  • Nella condizione di svantaggio, disagio profondo e disorientamento ampliato e acutizzato dall’ attuale pandemia;
  • Quando emerge l’esigenza di parlare delle proprie esperienze di riordinare le proprie idee, per accrescere consapevolezza;
  • Quando si ha necessità di avere informazioni sui servizi di tipo socio- assistenziale, legale e sanitario disponibili sul territorio;
  • Quando si ha il bisogno di uno spazio sicuro, riservato e protetto dedicato all’ascolto.
Sono attualmente attivi:
  • Sportello del Benessere Organizzativo;

Per il “mantenimento” ed il “miglioramento” dei processi e delle pratiche che animano la dinamica della convivenza nei contesti di lavoro promuovendo, mantenendo e migliorando la qualità della vita e il grado di benessere fisico, psicologico e sociale delle comunità di lavoratori. Prevenire il burnout: Riconoscere e quell’insiemi di sintomi di stress associati al contesto lavorativo evitandone la cronicizzazione. Orientare e sostenere l’individuo a riconoscere i propri potenziali per attivare strategie comportamentali e/o cognitive adeguate a fronteggiare questa sensazione di esaurimento fisico ed emotivo. Attivare tavoli di confronto e gestione dei conflitti

  • Sportello di Ascolto e la messa in protezione di adulti e minori di Pronto Intervento Sociale (PIS)
  • Sportello Donne per le Donne:

accoglienza ascolto e supporto psicofisico a tutte le donne di tutte le età. Promuovere la cultura del diritto alla differenza di genere. Accompagnamento, orientamento e sostegno all’accesso e alla fruizione dei servizi del territorio. Sostegno e tutela legale alle donne e ai/alle minori vittime di violenza. L’equipe EmilyD donne per le donne attiva percorsi personalizzati di accoglienza, ascolto, empowerment, protezione e tutela legale alle donne e ai/alle minori vittime di violenza.

  • Sportello di ascolto orientamento e consulenza Pedagogica, per alunni genitori e insegnanti:

organizzato sull’ascolto attivo e, intercettando i bisogni di insegnanti, alunni e genitori darà risposte adeguate alle diverse problematiche di ordine pedagogico-scolastico. Sarà uno spazio di sostegno e guida davanti ai temi come la scuola dei figli, nelle tensioni tra genitori, i diversi ruoli educativi, i cambiamenti evolutivi. Potrà operare in tutte quelle situazioni in cui si manifestano difficoltà di gestione della sfera emotiva-comportamentale e nei disturbi di apprendimento di un alunno.

  • Sportello di sostegno alla genitorialità:

spazio per il genitore o per la coppia che desidera riflettere sulla condivisione della genitorialità, comprendere le dinamiche ed i modelli relazionali della coppia, affrontare più consapevolmente genitorialità complesse, quali quelle che si configurano in situazioni di conflitto separazioni, affidamento familiare, adozioni, e nei cambiamenti che caratterizzano il ciclo della vita.

  • Sportello di prevenzione e sostegno alle famiglie con:
    • problematiche minorili relative a disfunzioni del neuro-sviluppo;
    • figli e parenti con disabilità psichica e fisica;
    • problematiche familiari e personali relative all’invecchiamento della persona;
    • adulti e anziani con patologie degenerative.
  • Sportello di ascolto dedicato agli operatori, alla persona non autosufficiente e alle famiglie:
    • è uno spazio appositamente dedicato, nel quale tutti coloro che assistono anziani non autosufficienti, affetti da patologie tipiche dell’invecchiamento, possono trovare ascolto, sostegno psicologico ed ottenere informazioni. Il lavoro di cura rivolto all’anziano fragile non autosufficiente, diventa lavoro complesso, poiché implica l’acquisizione di competenze e conoscenze specifiche, richiede l’impiego di risorse individuali e famigliari, richiede la riorganizzazione del proprio quotidiano. Chi si occupa dell’assistenza ad un anziano vive ogni giorno ed in prima persona tali aspetti.
    • fornisce anche un intervento di mediazione tra assistito, familiari e operatore, è aperto a coloro che si prendono cura di un proprio caro ed è un luogo dove le domande, i dubbi, le emozioni ed i pensieri possono trovare forme di espressione. Lo scopo principale è quello di offrire la possibilità di riattivare le proprie risorse personali, individuando gli strumenti necessari per far fronte alle difficoltà, al carico di stress, alla contrapposizione di emozioni che la continua assistenza ad un anziano fragile comporta.