Nel gruppo confluiscono le esperienze e le competenze formativo-professionali, maturate nell’attivismo politico, nella cooperazione sociale, nella formazione culturale assorbita negli ambienti femministi e, non da ultimo, nelle agenzie formative istituzionali per gli studi in psicologia, pedagogia e gestione/progettazione servizio sociale.

Si è così intrapreso un confronto sul fenomeno della violenza di genere e sulle cause che originano il contesto violento. Nella fase di studio e confronto si sono approfondite le normative di riferimento sulle azioni di prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, a partire dalla Convenzione di Istanbul. Sono state analizzate le prospettive e gli approcci più adeguati a leggere il fenomeno, nonché i criteri di adeguatezza circa i modelli di intervento nei servizi dedicati alle donne e ai minori.

Si è dato ampio spazio all’approfondimento della dinamica della relazione violenta, dei bisogni delle donne e delle donne vittime. Si sono condivisi i principi ispiratori dei servizi rivolti alle donne, le prassi già attuate dagli enti impegnati ad affrontare e a gestire interventi di supporto e sostegno alle donne, nonché i percorsi di uscita di quest’ultime dal contesto violento.

In coerenza con le esperienze esistenti e con la normativa sociale di riferimento si è assunta un’ottica di rete e d’integrazione del servizio. A tale scopo si è aggiunta quale azione progettuale, l’impegno di attivare un tavolo di lavoro tematico interistituzionale finalizzato a redigere un protocollo d’intesa relativo al sistema integrato degli interventi per contrastare la violenza e promuovere il diritto alle differenze di genere e alle Pari Opportunità.